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Passo di Fedaia

FlagIta   In questa videocorsa percorriamo il versante di Caprile per raggiungere i 2057 metri del Passo di Fedaia, nel mondo ciclistico chiamato genericamente "Marmolada", dal nome del soprastante massiccio (3342m), il cui ghiacciaio è il più esteso delle Dolomiti.La strada si fa subito angusta ma spettacolare, poiché s’infila nei Serrai, gola unica nel suo genere. Godetevi il passaggio nella gola, già entrando la salita comincia a farsi sentire, ma è all’uscita che le pendenze iniziano a farsi serie. Leggi tutto l'articolo

FlagEn In this videorace walk along the side of Caprile to reach the 2057 meters in Passo Fedaia, the cycling world generically called "Marmolada", named after the overlying massive (3342m), where the glacier is the largest of Dolomiti. The road quickly narrow but spectacular, since slips in Serrai, throat unique. Enjoy the passage in the throat, already entering the climb begins to be felt, but in the exitgradients start to get serious. Read more

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PassoFedaia
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PassoFedaiaAltimetria
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  Valicato il torrente Pettorina, in 1,4 Km si raggiunge la Malga Ciapela, dove la strada dei Serrai si ricongiunge alla statale. Ci troviamo nella più importante località turistica della valle: da qui partono gli impianti di risalita diretti alla vetta della Marmolada; qui si trovano piste per 22 Km, tra le quali la "Bellunese", ritenuta una delle più belle delle Alpi.
Incomincia adesso il lato "cattivo" della salita, quello che ha reso celebre quest’ascesa: 11 - 12% per raggiungere la Baita Dovich e Capanna Bill. A rendere impegnativo questo tratto non è soltanto la pendenza ma anche l’assoluta mancanza di curve: tra Malga Ciapela e la Capanna Bill (punto di partenza di una seggiovia quadriposto diretta al Passo Padon) c’è un interminabile rettilineo, dove, tra l’altro, si tocca la pendenza massima, raggiunta appena prima di giungere alla Capanna. Dopo la Capanna Bill, la strada cambia improvvisamente direzione e tipologia, salendo a tornanti verso il Fedaia. Non cambiano, però, le pendenze, che rimangono elevate fino alla vetta.

I SERRAI DI SOTTOGUDA

Percorsa dal torrente Pettorina, la gola dei Serrai è caratterizzata da pareti alte fino a 60 metri e distanti pochi metri l’una dall’altra (tra gli otto e i dieci metri di larghezza). Le angustie del percorso hanno dato adito a molte leggende, come quella di Re Ombro che si narra abitasse nella gola, protetto da portoni d’oro massiccio posti all’accesso della forra. La presenza "reale" dell’uomo è testimoniata da una serie di fori sulla roccia, praticati per fissare i tronchi di larice, installati a primavera per costruire i ponti della strada che era utilizzata per portare il bestiame ai pascoli o per portare il fieno a casa. A stagione finita, i ponti dovevano essere smantellati per lasciare libero sfogo alle piene del Pettorina che, al momento del disgelo, avrebbero fatto piazza pulita di tutto quello che trovavano nell’angusto passaggio attraverso la gola. L’attuale percorso della strada non è quello originario, ma un tracciato messo in opera durante la prima guerra mondiale: lo testimoniano due gallerie adibite a polveriera ed una cappella (a ricordo del cimitero militare di Malga Ciapela). Lungo il vecchio tracciato, oggi abbandonato, è possibile vedere un’effigie del Sacro Cuore: scolpita nella roccia in uno dei punti più stretti della gola, aveva l’intenzione di ammonire e benedire i viandanti, in tempi nei quali il passaggio attraverso i Serrai era assai pericoloso.
Oggi la gola è stata dichiarata Riserva Naturale e, per questo motivo, questa strada è proibita alle auto (c’è la possibilità di arrivare fino al parcheggio posto all’inizio della gola). Nel periodo invernale è meta degli appassionati di arrampicata su ghiaccio: quest’attività è possibile perché le numerose cascate che scendono dall’alto della gola congelano e ricoprono di uno spesso manto azzurrino le rocce, costituendo una delle più attraenti e varie pareti di ghiaccio d’Europa. Torna su

 

  Crossed the River Roost, at 1.4 km to reach Malga Ciapela, where the road rejoins the main road of Serrai. We are the most important tourist resort in the valley: from here depart the lifts direct to the summit of the Marmolada, there are trails for 22 km, including the "Belluno", considered one of the most beautiful in the Alps.
Start now on the side "bad" of the climb, one that has made famuous this ascent: 11 - 12% to reach Baita Dovich and Capanna Bill. What makes this difficult stretch is not only the slope but also the absolute lack of curves: between Malga Ciapela and Capanna Bill (starting point of a chairlift directly to Passo Padon) there is an endless straight line, where, among the 'another, it touches the maximum slope, reached just before reaching the Capanna Bill. After the Capanna Bill, the road suddenly changes direction and type, winding climb to the Fedaia. Do not change, however, the slopes, which remain high until the summit.

The SERRAI of SOTTOGUDA

traveled by river Pettorina, the gorge of Serrai is characterized by high walls up to 60 meters and a few meters away from each other (between eight and ten meters wide). The narrowness of the path have given rise to many legends, like that of King Ombro tells you lived in the gorge, protected by gates solid gold gates, seats to access the gorge. The presence of "real" man is testified by a number of holes on the rock, drilled to attach the logs of larch, installed in the spring to build the bridges of the road that was used to bring the cattle to pasture or to bring the hay home. When season was over, bridges had to be dismantled to give free rein to the full of water of the river Pettorina, would have swept away all them in the narrow passage through the throat. The current route of the road is not the original one, but a track put in place during the First World War: witness the two galleries used as ammunition and a chapel (in memory of the military cemetery of Malga Ciapela). Along the old route, now abandoned, you can see an effigy of the Sacred Heart: carved into the rock in one of the closest points of the throat, he intended to warn and bless the travelers, in times when passing through the Serrai was very dangerous.
Today the gorge was declared a Nature Reserve and, for this reason, this road is prohibited to drive (there is a chance to get to the parking lot at the beginning of the throat). In winter it attracts ice climbers: this activity is possible because the numerous waterfalls that descend from the top of the throat and freeze covered with a thick blue mantle rocks, constituting one of the most attractive and varied ice walls of Europe. Back to top





 

 


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